Cosa significa brand?
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Cosa significa brand?

22 Feb , 2023 Strategia, Web & Seo

<strong>Cosa significa brand?</strong>

Ormai la parola brand è entrata nel vocabolario quotidiano di tutti noi. La sentiamo quando si parla del nuovo modello di telefonino ma anche dei capi di abbigliamento che vengono proposti nei negozi. Ma cosa significa brand e perché questa parola è così importante oggi? 

Un brand può essere definito come un nome, un termine, un disegno, un simbolo o una combinazione di questi elementi che distingue i prodotti o servizi di un’azienda da quelli della concorrenza. Si tratta in sostanza di un marchio che identifica l’azienda e i suoi prodotti o servizi. 

Un brand però può essere considerato più di un marchio: è un modo per comunicare con i clienti e creare un legame emotivo con loro. Un brand può evocare sentimenti positivi nella mente dei consumatori, contribuire alla reputazione dell’azienda e aiutare a fidelizzare i clienti. 

Attraverso la costruzione del proprio brand, le aziende possono comunicare il loro valore e la loro mission al pubblico. I consumatori hanno sempre più fiducia nelle marche che conoscono e si sentono più sicuri acquistando prodotti da loro. Un buon branding può anche aumentare la visibilità del marchio e influenzare la decisione di acquisto. 

Fare branding oggi è essenziale per le aziende che vogliono raggiungere successo in un mercato che risulta essere sempre più competitivo in tutti i settori. Si tratta di creare un’immagine positiva che distingue il marchio dai suoi concorrenti e che permette di costruire relazioni positive con i clienti e migliorare la visibilità dell’azienda. Il branding può essere usato anche come strumento di marketing per promuovere specifiche offerte o servizi.

Brand, un significato complesso

Il brand viene rappresentato come tutte le azioni di comunicazione volte a costruire l’identità di una marca. Spesso il brand viene sintetizzato come un nome o un logo, ma contiene in realtà tutti i valori dell’azienda e le caratteristiche distintive di quest’ultima. All’interno del brand troviamo anche atteggiamenti, sentimenti, percezioni e interazioni che incoraggiano le persone ad entrare in contatto con la realtà rappresentata. 

Alcune domande che puoi farti per capire se hai creato un buon brand sono: 

  • Il mio brand esprime la mia personalità e la mia missione? 
  • Offre un vantaggio competitivo? 
  • Tratta di qualcosa che i miei clienti possono ricordare? 

L’importanza del branding non deve essere sottovalutata: fornisce al tuo marchio la riconoscibilità e l’unicità necessarie per raggiungere il successo nel mare delle offerte che il mercato di oggi offre.

Il brand nel mondo reale

Il brand spesso viene considerato come un’entità intangibile, che trova il suo spazio ideale nella mente dei consumatori, che viaggia attraverso messaggi contenuti nei media. Un brand però può essere anche registrato, in modo legale in modo da proteggere la proprietà da abusi o plagi. Alcuni brand riescono a raggiungere anche un valore finanziario di tutto rispetto, diventando un vero e proprio asset strategico per l’azienda che ne detiene la proprietà. Il brand quindi non è solo qualcosa di effimero, ma ha delle caratteristiche che lo rendono reale e strategico nel mondo delle aziende.

Brand marketing

Branding

Il brand marketing, comunemente chiamato anche branding, comprende tutte quelle azioni svolte per far conoscere la marca in questione, aumentarne la popolarità tra gli utenti e collegarla ai valori che i brand strategist hanno deciso essere decisivi per il marchio. 

Le strategie di brand marketing consistono nel creare un’identità unica e riconoscibile per il marchio, che lo distingua da tutti gli altri ed evidenzi le differenze tra i prodotti o servizi offerti. Questo può essere fatto attraverso una serie di azioni come campagne pubblicitarie, eventi di marketing, lancio di prodotti, comunicazioni sui social media e molto altro. 

Gli esperti di brand marketing si concentrano sulla creazione di strategie che sfruttano al meglio la forza del marchio e contribuiscono a dare vita a un’immagine positiva nel mercato. Attraverso queste strategie, i professionisti del brand possono creare un legame con i clienti e costruire relazioni durature. 

Un’altra parte importante della strategia di brand marketing è la gestione della reputazione del marchio. Utilizzando le piattaforme dei social media come Twitter, Instagram o Facebook, gli esperti di branding possono monitorare costantemente le opinioni degli utenti sulla marca e rispondere alle critiche in modo tempestivo. 

Tramite il brand marketing, si mira ad offrire al marchio un vantaggio competitivo, aumentando la fedeltà del cliente e promuovendo la forza del marchio.

A cosa serve il branding?

Il branding è un modo per aiutare i consumatori a riconoscere e ricordare un marchio. Il branding può essere realizzato attraverso diverse tattiche, come la creazione di slogan memorabili, l’utilizzo di colori e font specifici, e immagini che possano associarsi al marchio. 

Un obiettivo importante del branding è quello di generare lealtà nei confronti dei clienti, in modo che si affezionino alla marca e scelgano la sua offerta anche in futuro. Ciò può essere fatto costruendo relazioni significative con loro, fornendo informazioni utili sul prodotto o servizio, e mantenendo fedeltà con campagne di fidelizzazione. 

Un altro scopo del branding è quello di differenziarsi dai concorrenti, in modo da raggiungere più clienti. Questo comporta lavorare sull’immagine e la percezione della marca nel mercato, ad esempio attraverso la promozione della reputazione dell’azienda o formulando messaggi unici che possano richiamare l’attenzione del pubblico. 

Che significa brand identity?

La brand identity è un insieme di elementi che rappresentano l’immagine e la percezione del marchio da parte del pubblico. Questi elementi possono includere nomi, slogan, logo, colori e forme, ma anche la personalità del marchio. Insieme, questi elementi formano la brand identity e aiutano a distinguere un marchio dai suoi concorrenti. La creazione di una forte identità del marchio può aumentare la consapevolezza del marchio e aiutare i consumatori a identificare i prodotti e i servizi dell’azienda in modo più rapido. Inoltre, avere una marca ben definita può anche migliorare la fedeltà dell’azienda nei confronti della clientela e consentire all’azienda di raggiungere obiettivi di marketing più facilmente.

brand identity

Differenza tra marchio o logo

Il marchio è spesso erroneamente inteso come sinonimo di logo. In realtà, anche se entrambi fanno parte di una strategia di branding, si tratta di due elementi ben distinti. Il marchio è la percezione complessiva ed emotiva che i consumatori hanno di un’azienda, prodotto o servizio. Si tratta di un insieme di variabili che vanno dal tono della voce alla grafica del logo, fino al posizionamento competitivo.

Il logo, invece, è un segno grafico rappresentativo che fornisce all’utente una chiara identificazione visiva. È l’elemento che dà al marchio la sua personalità e lo rende immediatamente riconoscibile. 

Il marchio quindi non può essere ridotto al solo logo: il primo è l’immagine complessiva che gli utenti hanno del brand mentre il secondo è un elemento essenziale nella costruzione di quella reputazione.

Il “no brand”: una tendenza in voga negli ultimi anni

Se il brand è stato protagonista assoluto del mercato in tutto il Novecento, verso gli inizi degli anni 2000 è iniziata una tendenza diventata sempre più popolare tra i giovani, ovvero il non esporre alcuno marchio, ovvero il no brand (non-brand).

Il no brand non è altro che l’uscita dalla logica del consumo di massa e l’esclusione dai trend. Significa rifiutare l’uso di marchi famosi, abbandonando la dipendenza da essi e scegliendo invece prodotti o servizi generici, meno costosi e più facilmente accessibili. La tendenza è stata avviata come movimento culturale, con una forte componente di denuncia della globalizzazione dei marchi.

Coloro che aderiscono al no brand non sono solo contro la produzione di massa ma anche contro i costi elevati che alcuni marchi impongono ai consumatori. Inoltre, cercano di trasmettere un messaggio: quello che ognuno dovrebbe concentrarsi sulla qualità e sull’originalità dei prodotti, piuttosto che sulla marca.

Il no brand è anche una reazione alle pressioni del marketing a cui si è esposti quotidianamente. Si tratta di un modo per liberarsene e per sottrarsi all’effetto persuasivo del branding. 

Il no brand è quindi un movimento sociale che ha preso piede in tutto il mondo nel corso degli ultimi anni ed è diventato sempre più popolare tra i giovani, come reazione al consumismo di massa, al sovraccarico pubblicitario e all’influenza manipolativa dell’industria della moda.

Il futuro del brand

Le analisi di mercato effettuate di continuo da tutti i più grossi gruppi economici del mondo,  confermano che l’affermazione del proprio brand rappresenta un’azione insostituibile per garantire stabilità e crescita ad una azienda. Comunicare con i propri clienti ormai è diventata una parte integrante del lavoro di ogni azienda, e il brand rappresenta l’interprete più qualificato per svolgere questo compito, sia sui nuovi media che su quelli tradizionali. Sempre più aziende, anche di dimensioni medio piccole, investono sulla loro immagine e di conseguenza sulla creazione di una brand identity che li distinguono dalla massa. Per questo motivo, nonostante la presenza di alcuni movimenti come il no brand, gli investimenti nella creazione dell’identità di marca continuano a crescere. Il futuro del brand è quindi sicuramente brillante, e dato l’enorme movimento che si viene a creare attorno alle attività di branding, sarà certamente sorprendente, come sono state le molte storie di branding nate dal novecento ad oggi.

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Venti
di cambiamento,
in 20 anni
sempre insieme.

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Si scrive TOGETHERE ma si pronuncia TOGETHER e per noi significa “stare insieme” ma anche qualcosa di più.
Vicinanza, unione, condivisione, inclusione: tutti concetti molto complessi, che abbiamo approfondito e sperimentato in questi primi 20 anni di “Think And Do”.

Ma anche TO GET THERE: lavorare per arrivare a una certa meta, guardare al futuro senza mai fermarsi, perché arrivati davvero non lo siamo mai, e se dopo 20 anni siamo qui, chissà tra altri 20! Non la pensi anche tu così?