Il panettone: una storia di marketing sotto l’albero
Il panettone, protagonista immancabile del Natale, è un vero caso di marketing stagionale: in poche settimane vive tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, per poi sparire e tornare l’anno dopo. Il suo segreto? Tradizione, emozione e strategie che lo rendono un evergreen delle feste.🎄
5 Nov , 2025 Brand Identity, Strategia
Nessuno ci pensa mai, ma tutti i prodotti che troviamo sugli scaffali hanno un ciclo di vita. Il marketing lo spiega con un modello che definisce le fasi che un bene attraversa sul mercato: introduzione, crescita, maturità e declino.
Questo ciclo può durare anni, come per i prodotti più longevi, oppure concentrarsi in poche settimane. È ciò che accade con uno dei dolci italiani più attesi: il panettone.
Dicembre porta con sé alcune certezze: le luci in strada, i regali last minute, i messaggi di auguri e soprattutto lui. Non importa se sei team “canditi e uvetta” o se li scarti tassativamente: il panettone è il vero protagonista del Natale italiano. E, guarda caso, vive un ciclo rapidissimo che si ripete puntuale ogni anno.
Le fasi del ciclo di vita del panettone
Introduzione
A metà novembre comincia a farsi strada tra le corsie del supermercato, con Michael Bublé in sottofondo. C’è chi lo accoglie con gioia e chi borbotta “Ma come, già il panettone?!”. Intanto, i primi acquisti compaiono nei carrelli.
Le aziende lo sanno: arrivare per primi significa conquistare più spazio nella mente (e nelle dispense) dei consumatori. Pubblicità emozionali e packaging dorati fanno il resto.

Crescita
Con dicembre il panettone diventa irrinunciabile. Non si compra solo per casa, ma anche per i colleghi, i parenti, il vicino che ti annaffia le piante quando sei in vacanza.
In questa fase le varianti creative spuntano come funghi: al pistacchio, al cioccolato bianco, in versione mini. La concorrenza si accende: ognuno vuole diventare il panettone preferito, quello che finisce per primo nelle box regalo.

Maturità
Si arriva così alla settimana clou, quella di Natale. Ogni tavola ha almeno un panettone, spesso più di uno. I brand registrano il picco delle vendite e si sfidano con campagne sempre più emozionali: tradizione contro innovazione, ricetta classica contro varianti gourmet. Nel frattempo, ti chiedi come riuscirai a finire tutti i panettoni acquistati e accumulati.
Declino
Passato Capodanno, il panettone vive il suo inevitabile calo.
Sugli scaffali resistono le ultime confezioni, spesso scontate, mentre tu cerchi cibi “detox” a colazione e… riemerge sempre l’ultima fetta da smaltire.
È qui che diventano popolari le ricette creative. Poi, finalmente, si conclude la stagione del panettone… fino a novembre, quando tutto ricomincia come se nulla fosse.
Il panettone è quindi un caso interessante: ciclo breve, ma stagionale e ricorrente. Non “muore” mai davvero. Il legame con la tradizione e con una festività lo rende immortale perché ogni anno si ritaglia uno spazio nel cuore dei suoi consumatori, che tornano ad acquistarlo.
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