European Accessibility Act 2025: obblighi, scadenze e vantaggi per aziende e siti web
Le aziende oggi hanno imparato a padroneggiare l'arte della narrazione per far vivere i consumatori in una simulazione che, spesso, non corrisponde alla realtà. Ma siamo sicuri che sia la scelta più efficace nel lungo periodo?
19 Giu , 2025 Web & Seo

Desideriamo informarvi che, a partire dal 28 giugno 2025, entrerà in vigore il European Accessibility Act (EAA), recepito in Italia attraverso le nuove Linee Guida AgID.
Questa normativa estende l’obbligo di accessibilità digitale – ovvero la piena fruibilità di siti web, app, e-commerce e altri servizi digitali anche da parte di persone con disabilità – a un numero molto più ampio di soggetti rispetto al passato.
A chi si applica l’obbligo
L’obbligo riguarda tutte le realtà non micro che:
- hanno almeno 10 dipendenti oppure
- superano i 2 milioni di euro di fatturato annuo (o bilancio, nel caso di enti e associazioni).
Sono quindi incluse anche:
- le aziende private strutturate
- le associazioni, fondazioni e organizzazioni non profit che superano i limiti sopra indicati
- le grandi imprese già soggette all’obbligo dal 2022
Tempi e scadenze
Tipo di soggetto | Obbligo operativo | Sanzioni attive da | Adeguamento massimo entro |
Nuovi siti/app (post 28/06/25) | 28 giugno 2025 | 28 giugno 2025 | – |
Siti già online prima del 28/06/25 (“pre-esistenti”) | Non immediato | Non immediato | 28 giugno 2030 |
I sistemi pre-esistenti (già pubblicati prima del 28 giugno 2025) potranno continuare a operare fino al 2030, ma dovranno comunque essere adeguati entro tale data. È comunque fortemente consigliato anticipare i tempi, per evitare problemi successivi o limitazioni (es. partecipazione a bandi pubblici).
Rischi e sanzioni
Per chi rientra nell’obbligo e non è in regola:
- Sanzioni tra 5.000 € e 40.000 €
- Per le grandi imprese, sanzioni fino al 5% del fatturato annuo
- Possibili limitazioni all’erogazione del servizio o ritiro dal mercato in caso di inadempienze
Chi è il responsabile dell’adeguamento?
L’obbligo non ricade sull’agenzia o sul fornitore tecnico, ma su:
- il titolare del sito, ovvero l’azienda o l’ente che ne è responsabile ai fini legali e comunicativi
- anche in caso di sito a noleggio o gestito da terzi, resta in capo al cliente utilizzatore
Cosa possiamo fare per voi
La normativa attualmente prevede che l’obbligo di accessibilità sia immediato solo per i siti web e i servizi digitali pubblicati a partire dal 28 giugno 2025.
Per tutti gli altri – ovvero i siti già online prima di tale data – l’obbligo scatterà in modo definitivo il 28 giugno 2030.
Non c’è quindi l’urgenza di scegliere subito un fornitore per l’adeguamento, ma è importante essere informati e pronti.
In queste settimane, i principali player del settore (come Avacy, Iubenda e altri) stanno iniziando a proporre soluzioni tecniche e legali dedicate. Tuttavia, si tratta spesso di proposte complesse, costose o ancora poco chiare, come spesso accade quando le normative diventano operative “all’ultimo momento”(in realtà si pensava ad una proroga).
La nostra priorità è mettervi nelle condizioni di offrirvi la soluzione più adatta alla vostra realtà. Stiamo valutando attentamente diverse opzioni, per potervi proporre a breve una soluzione sostenibile, conforme e scalabile, alla portata anche delle realtà più piccole.
Per chi desidera essere già in regola a partire dal 28 giugno 2025, sarà possibile attivare il servizio in anticipo con pieno supporto da parte nostra.
Per tutti gli altri, sarà possibile pianificare con calma l’adeguamento nei prossimi mesi, in vista della scadenza definitiva del 2030.
Perché conviene adeguarsi fin da subito
Anche per i soggetti non obbligati, l’adeguamento rappresenta:
- un segnale di inclusività e responsabilità sociale
- un vantaggio per l’usabilità e il posizionamento del sito
- un requisito richiesto sempre più spesso in bandi pubblici e gare
Accessibilità e SEO: un vantaggio anche per il posizionamento
Adeguare il proprio sito ai criteri di accessibilità non è solo una questione normativa o etica, ma rappresenta anche un’opportunità concreta dal punto di vista della visibilità online.
Le pratiche richieste per rendere un sito accessibile – come l’uso corretto dei titoli, dei testi alternativi per le immagini, di una struttura HTML ordinata e navigabile – sono le stesse che Google premia in ottica SEO.
Un sito accessibile è infatti:
- più comprensibile dai motori di ricerca,
- più facilmente navigabile da tutti gli utenti,
- meno soggetto ad abbandoni e quindi più competitivo nei risultati organici.
In prospettiva, l’accessibilità è destinata a diventare un fattore sempre più rilevante anche per il posizionamento, al pari della velocità di caricamento e della compatibilità mobile.
Investire oggi in un sito accessibile significa anche aumentare le possibilità di essere trovati e scelti.
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