
L’editoria che vende luci blu
La mattina appena ci svegliamo per svegliarci, mentre facciamo colazione leggendo il notiziario online, in tram per passare il tempo, a lavoro per lavorare, post lavoro per distrarci, sulla tazza del bagno perché senza non potremmo fare e prima di andare a dormire per ”rilassarci”.
Cosa? Le luci blu.
Oggigiorno il volto della maggior parte delle persone si è trasformato in un palcoscenico illuminato da luci dai sotto toni azzurrognoli e i riflettori della situazione non sono altro che i nostri smartphones, i nostri computer, i nostri tablet.
Più di qualcuno se n’è già accorto e, conscio di essere il regista di questa opera teatrale molto luminosa, ha cominciato a prendere provvedimenti, prima di tutto, smettendo di usare gli e-book. Presa così, singolarmente, potrebbe sembrare una notizia con un retrogusto amaro, dopotutto gli e-book si usano pur sempre per leggere.. Ma a restituire un sapore zuccherino al nostro palato da divoratori di pagine ci pensano i dati completi offerti dalle ricerche, che hanno fatto emergere, associato al lento ma significativo declino dei libri digitali, uno speculare ritorno del libro in carta e ossa.
Sembra proprio che chi si era convertito al digitale, ora stia facendo marcia indietro!
Il motivo di questa retrocessione a dirla tutta non è chiarissimo, ma le statistiche sì:
parlando per gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, notiamo un calo che varia tra il 17% e quasi il 19% , affiancato ad un aumento tra il 4% e il 7% delle edizioni cartacee.
Qualcuno afferma l’inattendibilità dei dati riguardanti il digitale, sostenendo una liquidità che non permette analiticamente di registrare in modo corretto l’andamento del settore; d’altronde è anche vero che l’ascolto di audiolibri nell’ultimo periodo sta crescendo esponenzialmente, e questo ha avuto certamente un impatto negativo sulla vendita degli e-book.
Che sia per una scomodità di lettura, per una questione puramente sensoriale, o per una sensibilità alle luci blu, ciò che importa è il ritorno dei libri cartacei sulle nostre librerie.
Nella speranza che il ritornato interesse per la carta porti a nuovi investimenti nel campo del riciclo, vi lasciamo, ed andiamo a leggerci un buon libro.