CMYK il modello di colore per la stampa digitale
29 Mar , 2022 Graphic Design
Nella vita di tutti i giorni siamo letteralmente sommersi dalla stampa digitale.
Riviste, volantini, cataloghi e locandine, hanno tutti in comune una cosa: sono stampati con il modello CMYK. Ma cosa intendiamo quando utilizziamo questa sigla che ai non addetti ai lavori può sembrare incomprensibile? In questo post ti spieghiamo cos’è il modello CMYK e perché è diverso dal modello RGB, utilizzato per la realizzazione di progetti grafici digitali come siti web o immagini per i social.
Baobab Communication è un’agenzia grafica a Padova che realizza sia progetti indirizzati al mercato web o social, che progetti per la stampa. Per questo motivo i nostri grafici quando iniziano a trasferire sui software come Adobe Photoshop le loro idee, partono sempre dalla giusta selezione del modello di colori, sia per le immagini raster che per quelle vettoriali. Nel caso della stampa digitale il modello sarà in quadricromia: il CMYK.
Quadricromia, che significato ha?
CMYK è un acronimo che sta per Cyan, Magenta, Yellow e Key. Se le prime tra parole sono facilmente traducibili in tre colori, l’ultima, Key, può essere più difficile da comprendere. Per Key si intende infatti il “colore chiave” che convenzionalmente in tipografia è il nero.
Questo modello è definito a sintesi sottrattiva ed è utilizzato, oltre che nelle grosse macchine presenti nelle tipografie, anche nelle comuni stampanti che tutti noi abbiamo a casa. La macchina in questione non fa altro che mescolare i quattro colori per ottenere quello desiderato.
Perché si chiama sintesi sottrattiva?
Il nome deriva da un aspetto tecnico. Quello che noi percepiamo come colore, è il risultato della sottrazione dallo spettro luminoso delle frequenze assorbite dalle sostanze.
Non preoccuparti se il concetto all’inizio è poco comprensibile, quello che basta è capire che il colore che il grafico vede sullo schermo, verrà ricreato sulla carta dall’insieme dei quattro colori mescolati.
Come realizzare una stampa perfetta
Abbiamo visto che Ciano, Magenta, Giallo e Nero sono i colori principali da cui partire per arrivare alle stampe digitali che tutti i giorni vediamo sia per strada che nelle nostre case o negli uffici. Basta questo per realizzare la stampa perfetta? Naturalmente no… Il lavoro del grafico è complesso, e si basa su un mix di competenze tecniche e creatività. Un progetto grafico ben realizzato deve avere il giusto equilibrio di elementi e colori, in più deve essere in linea con l’immagine coordinata aziendale. Un requisito fondamentale di un buon progetto però, è anche quello di colpire l’attenzione degli utenti.
Le armi che il grafico possiede per arrivare al suo scopo, oltre alla sua abilità nel disegno, sono ad esempio le immagini e i font. Fortunatamente esistono ormai diverse risorse, anche gratuite, per reperire questi elementi online. Ad esempio Pixabay è un’ottima banca di immagini che contiene migliaia di foto royalty free, che possono essere usate nei progetti. Google font invece è un’ottima fonte per cercare il carattere tipografico più adatto per la tua locandina o il tuo catalogo.
[…] Un grafico deve avere anche delle solide competenze tecniche, come ad esempio conoscere i vari profili di colore, e le tecniche di stampa. Solo così è possibile comunicare, tramite l’accostamento ragionato […]